Circospezione

Un bel giorno Teo Spezione
a Faenza, o giù di là,
fondò un Circo-novità:
lo chiamò Circo Spezione.

In quel circo tutti quanti
eran sempre assai prudenti.
Rischi, mai, dentro il tendone:
fermi, calmi ed attenzione!

Gli animali eran tranquilli;
no elefanti, o coccodrilli,
niente tigri con gazzelle:
solamente, pecorelle.

Per paura non avere
d'ammaccare il bel sedere,
Maria Pia, la trapezista,
stava...a un metro dalla pista.

Ed il Domatore, Dante,
un leone aveva, sì...
ma gli dava del calmante,
e dormiva tutto il dì!

Dei Pagliacci non parliamo:
per non farsi mai del male
si tenevano per mano,
e... leggevano il giornale!

Alla sera del debutto,
il paese c'era tutto:
nonni e nonne, madri e figlie,
c'eran tutte le famiglie!

Ma in quel circo di Faenza,
c'era un po' troppa prudenza;
no emozioni, niente gioia:
si moriva dalla noia!

E così andarono tutti,
bimbi e grandi, belli e brutti,
dal padrone del Tendone,
a portar una Petizione.

"Caro Amico, Teo Spezione,
Te lo chiedon padri e figli:
al tuo circo, cambia nome!
Lo chiamiam... Circo Sbadigli?"

Note dell'Autore: 

Ferie 2003, settimana bianca. Completamente fuori argomento. Scritta di getto in una notte insonne. Dedicato a tutti i bambini che amano il circo. Grandi e piccini.

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